Coronavirus, la visione yogica

Anteprima dell’editoriale di Yogaitalia 108, marzo 2020, il primo numero della rivista federale on line

Care amiche e cari amici, come già preannunciato, questo è il primo numero della rivista on line e contiene anche articoli risalenti al primo – in assoluto – numero della rivista nel lontano 1974.
Articoli riportati nelle loro integralità, ai quali hanno fatto seguito una serie di riviste che con continuità vi hanno tenuto informati sulle novità nel mondo yoga, a dimostrazione dell’impegno costante e continuativo che la FIY ha mostrato in tanti decenni di  attività.
È agli occhi di tutti in questi giorni l’emergenza Covid19 e dobbiamo chiederci, in mezzo a una serie di notizie a volte anche contrastanti, quale possa essere la visione yogica del problema; dobbiamo ricordare che il principio yogico per affrontare le varie malattie, epidemie etc…, è rivolto a un intervento globale sull’essere umano, il che vuol dire azioni dirette al livello fisico, energetico e mentale, quindi interventi volti a stimolare le difese immunitarie secondo i criteri della più moderna psiconeuroimmunoendocrinologia, ma ben conosciuti dagli yogi fin dall’antichità.
Concretamente, la stimolazione a livello fisico, prevede asana che stimolino il sistema endocrino, tonificandolo per una più efficace azione immunitaria, così come alcuni pranayama che energizzano aree cerebrali e corporee più particolarmente deputate alle difese contro aggressioni virali, ma anche batteriche fungine o parassitarie; l’aspetto, però, più importante, è l’azione attraverso la concentrazione e meditazione che agisce a livello psichico, rendendo disponibile le straordinarie risorse potenzialmente contenute sul piano mentale, quasi come se le piu sottili tecniche meditative fossero indirizzate  alla particolar “coscienza” del virus stesso.
Sappiamo, infatti, che, secondo lo yoga, la coscienza è una proprietà universale, che non caratterizza solo l’individuo ma tutti i regni: umano, animale, vegetale, minerale.
Vorrei ricordare che, insieme ai virus conclamati, ce  ne sono di più sottili e nascosti e per questo insidiosi (un nemico che non si conosce è più pericoloso, perché non si sa con quali armi affrontarlo) chiamati in sanscrito samskara e vasana, che spesso ci costringono a reagire invece che agire consapevolmente e saggiamente, e queste reazioni “prefabbricate”, cioè i nostri condizionamenti, tendenze e abitudini, hanno effetto sul piano della salute e indeboliscono le nostre difese nei confronti delle aggressioni esterne fisiche e mentali.
Armati della sapienza yogica, affrontiamo, quindi, più serenamente l’emergenza virus, sapendo che la calma  mentale  è un potente antidoto contro le aggressioni esterne e interne.
Buona meditazione!

Il presidente FIY
Eros Selvanizza