Il presidente FIY Eros Selvanizza con tre laureandi

GABRIELE BELLI

Nella foto a sinistra: in toga nera il neolaureato dott. Gabriele Belli insieme con il suo relatore della tesi di laurea Eros Selvanizza subito dopo la comunicazione dell’ eccellente risultato che ha visto il Gabriele laurearsi il 22 marzo 2012 nella sede universitaria di Parma via Volturno ottenendo 110 e lode con una tesi sullo yoga dal titolo:
“Lo yoga nella pratica sportiva, effetti metabolici di esperienze in una squadra di pallavolo”
La tesi del laureando Belli Gabriele analizza l’ applicazione delle millenarie tecniche yoga nella pallavolo. L’utilizzo di particolari posizioni del corpo combinate con specifiche respirazioni unite a tecniche di rilassamento consente alle atlete il raggiungimento della forma psicofisica ottimale ma anche e soprattutto una particolare coordinazione di gruppo (caratteristica speciale del lavoro yogico) evidenziata dai notevoli risultati agonistici.

Sempre più l’applicazione della scienza yogica evidenzia grandi potenzialità applicative non soltanto in campo salutistico e della ricerca interiore, ma anche nel settore agonistico in cui più facilmente si evidenziano le grandi potenzialità dell’essere umano che vengono sviluppate con le pratiche yogiche.

Uno stralcio della tesi:
1. Riassunto:
L’origine dello Yoga si perde nella più lontana antichità ed è quindi impossibile stabilire date certe e precise. Alcuni scavi archeologici effettuati nella valle dell’Indo, diedero alla luce amuleti, sigilli e figure di asceti e divinità in pose tipicamente yoga. Da questo yoga originario si formarono varie correnti che si diffusero in tutto il mondo.
Hatha yoga è la pratica più diffusa di questa disciplina in Occidente, e comprende: posizioni yoga (asana), il controllo della respirazione (pranayama) e la meditazione.
Diverse ricerche evidenziano come una regolare pratica dello yoga sortisca un outcome positivo sulla salute, a partire dalla diminuzione del dolore, sia cronico che acuto; alla riduzione della pressione arteriosa, all’insonnia, al miglioramento della quota respiratoria ed agli effetti benefici sull’apparato cardiovascolare.
Questo studio nasce dal desiderio di approfondire la pratica dello yoga come metodologia per migliorare le performance degli atleti in modo naturale e senza rischi per la salute dell’atleta stesso.
Il lavoro presentato si può suddividere in due parti: la prima analizza studi sugli effetti metabolici del training yoga; la seconda, sperimentale, si basa su esperienze personali presso una squadra di pallavolo femminile “Guru Volley Parma”.
Gli studi analizzati mostrano una riduzione dello stress ossidativo indotto dall’esercizio intenso, una diminuzione di cortisolo e un aumento endogeno di antiossidanti come la melatonina e il glutatione, sui gruppi praticanti il training yoga rispetto ai gruppi di controllo.
La seconda parte di questo lavoro evidenzia i benefici della pratica yoga nelle atlete titolari della squadra di pallavolo “Guru Volley Parma”.

Le giocatrici seguendo il training yoga per 4 mesi, hanno dichiarato, attraverso la somministrazione di questionari, il miglioramento del loro stato psico-fisico, il tutto avvalorato dai notevoli risultati conseguiti dalla squadra a fine campionato.

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6. Conclusioni
Secondo gli studi analizzati, le tecniche yoga, producono effetti metabolici nell’atleta, diminuendo i livelli di cortisolo e migliorandone la capacità antiossidante delle cellule per combattere lo stress ossidativo.
Così come la supplementazione di antiossidanti è stata integrata nei programmi di allenamento sportivo, la respirazione diaframmatica e altre tecniche come la meditazione e le asana, dovrebbero essere integrate in diversi sport come metodo per migliorare la prestazione atletica e per accelerare il recupero. Gli effetti del training yoga dovrebbero essere anche investigati per periodi più lunghi, per i quali dovremmo aspettarci una più intensa e benefica risposta, suggerendo una migliore protezione negli atleti dagli effetti avversi a lungo termine dei radicali liberi.
In conclusione, si ritiene che le informazioni raccolte indichino l’opportunità di incentivare gli studi sull’utilizzo dello Yoga in ambito sportivo per comprovarne accuratamente l’efficacia e ci si augura che la pratica di questa disciplina possa aiutare i giovani atleti a comprendere meglio il significato reale di sport come educazione del corpo, della mente e al miglioramento delle prestazioni atletiche in sintonia con un sano stile di vita.
Complimenti al neo dott. Belli per l’ottimo risultato conseguito!

Nella stessa giornata hanno brillantemente superato l’esame di laurea altri due candidati Sara Galli (foto a destra) e Federico Buffagni che hanno presentato una tesi sullo yoga seguita dal presidente FIY membro della commissione di laurea che ha anche introdotto i candidati.

 

SARA GALLI
Sara Galli (foto di destra in apertura) affronta una tematica quanto mai attuale: il mal di schiena. Anche se questo disturbo è largamente studiato in tutti i suoi aspetti dalla medicina ufficiale la sua grande diffusione giustifica la sperimentazione di antiche arti orientali anche come possibile coadiuvante alle terapie convenzionali ma soprattutto la pratica yogica si colloca nel settore della prevenzioni di tale disturbo.
Le pratiche yoga rivolgendosi all’individuo considerato nella sua globalità sono dirette a riarmonizzare il corpo, per mezzo di una sana alimentazione e del modo di ingerire gli alimenti, cosi come all’acquisizione di una corretta respirazione che, nonostante la sua innegabile importanza, è alquanto trascurata in occidente.
Le pratiche sono particolarmente indirizzate agli aspetti mentali dalla cui armonizzazione dipendono.
L’ ottimizzazione di diverse funzioni organiche.

La sinergia dei tre elementi, accomunati dalla fondamentale pratica del relax, può così notevolmente contribuire ad alleviare le sofferenze relative a questo disturbo.

 

FEDERICO BUFFAGNI
Con la sua tesi il laureando Federico ha cercato di dimostrare che lo yoga vecchio di migliaia di anni ,nato essenzialmente per accelerare il processo di evoluzione della coscienza, trova applicazioni anche nell’ambito sportivo.
In particolare la tesi vuole sottolineare come determinate posizioni yogiche ,specialmente quelle di torsione del busto (che va ricordato sono, insieme alle posizioni capovolte una specificità dello yoga posturale) prepara in modo ottimale il tennista nell’esecuzione di movimenti rotatori dei corpi vertebrali tipici di questo sport.
Lo sviluppo della respirazione e della concentrazione (particolarmente studiati nello yoga, mentale) completa l’applicazione dello yoga nell’attività tennistica cosi come illustrata nella tesi.
Il Presidente FIY, Eros Selvanizza, vede, nel corso degli anni, aumentare notevolmente tra gli studenti universitari coloro che scelgono come tesi di laurea argomenti incentrati sullo yoga .
Alcuni poi, come nel caso del neodottore Belli Gabriele , seguono anche corsi specifici sullo yoga come quello del prestigioso Master in Yogawelleness che si tiene presso il campus universitario di Parma e che raggruppa i migliori specialisti universitari ed ospedalieri nel campo della medicina.