Samskara virus

Care amiche e cari amici, il precedente articolo sul sito FIY “messaggio agli yogi” voleva dare indicazioni di possibili pratiche fisiche respiratorie ed energetiche per tonificare aree corporee maggiormente concernenti il sistema immunitario, un intervento più mirato ai primi due kosha: annamaya k. e pranamaya k.
È essenziale nell’affrontare emergenze come quella che stiamo attraversando una riflessione ed un’azione sulla mente: manomayakosha.
Particolarmente quella parte della mente che noi etichettiamo come inconscio.
I testi classici dello yoga e l’insegnamento di grandi maestri sottolineano l’importanza della conoscenza della mente e dei suoi contenuti perché da essa e dalla sua “figliolanza”, cioè i pensieri, nascono i nostri comportamenti e le nostre difese secondo l’affermazione “ semina un pensiero e raccogli un atto, semina un atto e raccogli un abitudine, semina un abitudine e raccogli un carattere, semina un carattere e raccogli un destino.” Questa frase è, innanzitutto, altamente responsabilizzante perché già introduce una riflessione sul corretto modo di pensare e le sue conseguenze in un mondo in cui molte cose compresa la nostra salute sono delegate ad altri.
Questo non vuol dire che gli altri siano inutili, anzi in certe circostanze gli aiuti esterni sono più che mai indispensabili, significa piuttosto che dobbiamo renderci per quanto possibile liberi dalle dipendenze esterne ed interne e ritrovare quell’autonomia frutto della discriminazione a sua volta determinata da un processo conoscitivo volto alla conoscenza di noi stessi – il “conosci te stesso “socratico.
L’insegnamento yogico, in particolare quello esposto nei classici yogasutra di Maharishi Patanjali, è volto proprio a ad un analisi delle nostre strutture mentali per potere conoscere ed utilizzare tutto il grande potenziale contenuto nella mente.
La struttura dell’essere umano è organizzata gerarchicamente per cui l’aspetto mentale è prioritario rispetto al piano fisico ed energetico
Per questo gli yogi hanno intuito la possibilità di operare a livello psichico per controllare altri livelli della persona attraverso la pratica meditativa che ha il fondamentale scopo di sanare i vari costituenti la persona; (meditatio = medicatio ).
Medicazione, cura, risanamento che si estende dai piani più fisici a quelli mentali e spirituali.
Con la pratica del prathyara impariamo a conoscere la mente e con la concentrazione e la meditazione a ristrutturare schemi mentali, programmi che non conducono all’armonia e alla quiete mentale. Ricordiamo ancora l’importanza di pensare positivamente per favorire l’azione difensiva del sistema immunitario.
Tuttavia per avere successo in questa operazione dobbiamo usare la stessa strategia dei virus che per non essere sopraffatti mutano continuamente e si adattano per non morire. La regola delle tre A (Adapt, Accomodate, Adjust) dovrebbe costituire una regola di vita che riduce notevolmente l effetto negativo dell’impatto relativo alle situazioni stressogene acute e croniche; i virus si adattano per sopravvivere noi dobbiamo imparare ad adattarci non solo per sopravvivere ma, un po’ più nobilmente, per vivere.
Come possiamo fare ?
Senz’altro lo yoga con il potenziamento del sistema immunitario fisico e psichico offre già una valida risposta. Tuttavia questo ottenimento e piuttosto orientato a farci sopravvivere ma il vero grande adattamento riguarda la direzione della nostra vita che possiamo individuare dando una priorità ai nostri fini: che cosa ci sta più a cuore? qual è l’ obiettivo più importante per noi?
In altre parole ponendoci le classiche domande esistenziali: chi sono veramente io? Qual è il mio compito in questa vita? Da dove vengo? dove vado? Ecc.
Impariamo di conseguenza ad orientare i nostri desideri le nostre energie ad ascoltare e seguire le indicazioni dei grandi maestri della tradizione yogica e di quella occidentale apprendendo a discriminare ciò che è essenziale da ciò che non lo è come recitano le Upanishad: “il saggio distingue tra quello che e buono e quello che e piacevole” al fine di eliminare l’ignoranza ontologica da cui derivano tutte le paure.
Sono presenti nella sapienza yogica diverse tecniche per agire sui samskara, impressioni latenti, che spesso determinano le nostre azioni, che in realtà sono piuttosto delle reazioni basate sull’indebolimento o esaurimento dei condizionamenti negativi e sull’utilizzo di pensieri, suoni e specialmente immagini per ristrutturare la mente e orientare positivamente la nostra vita.
Questa della quarantena dovrebbe essere vista come un occasione per cui abbiamo la possibilità di restare più isolati dall’ambiente esterno e nello stesso tempo più con noi stessi potendo cosi affrontare o potenziare il processo introspettivo per un espansione della nostra limitata coscienza ordinaria.
Concludiamo con un brano, che merita una profonda riflessione, di Swami Sivananda Sarasvati, fondatore della Divine Life Society ,Rishikesh, sul significato di samskara che nella sua forma negativa – la più frequente –. è il virus più insidioso, nascosto e potente da eliminare.
Che cos’è Samskara-
Vritti (mulinello, onda di pensiero) sorge nell’oceano-mente. Funziona per qualche tempo. Quindi affonda sotto la soglia della coscienza normale. Dalla superficie della mente cosciente in cui era più in alto per qualche tempo, sprofonda in profondità nella regione della mente subconscia (Chitta). Lì, continua ad essere un’azione subliminale e diventa un Samskara (impressione). Un’azione cosciente, sia essa cognitiva, affettiva o conativa, assume una forma potenziale e nascosta (Sukshma e Avyakta) appena sotto la soglia della coscienza. Questo è chiamato Samskara.

Nel prossimo articolo vedremo alcune tecniche atte ad eliminare le negatività e a creare positività per un più grande benessere psicofisico ed evolutivo.
Buona pratica e restiamo a casa, non solo come edificio ma nella casa interiore sviluppando cosi le nostre capacità intuitive.
Eros Selvanizza