La ricerca dell’Essenziale nella tradizione della FIY: tra salute e coscienza

Cittadella di Assisi – 31 maggio / 2 giugno 2024

In occasione del 50° anniversario la FIY propone un tema di straordinaria profondità: La ricerca dell’Essenziale.
Lo yoga è una disciplina complessa, dall’età millenaria ma attuale più che mai; presenta mille sfaccettature e abbraccia tutte le dimensioni dell’essere, creando un ponte fra scienza, con tutti i suoi effetti benefici in ambito di salute e benessere, e coscienza, con i suoi risvolti evolutivi spirituali ma in ogni caso ci riconduce sempre all’essenziale.
Ma cosa è l’essenziale? Essenziale è ciò che è realmente necessario per vivere una vita completa, equilibrata e felice. L’eccesso, esattamente come la carenza, rappresenta un elemento di squilibrio e di infelicità”. 
Cercare l’essenziale per vivere una vita completa significa semplificare al massimo, spogliarsi di tutto ciò che è superfluo, liberarsi da ciò che non è più utile, ma che anzi, rappresenta un peso e concentrarsi solo sull’essenza, su ciò che è veramente indispensabile. Significa camminare lungo il percorso della vita vestiti di solo cielo “Digambara”.
Questo tema, “La ricerca dell’Essenziale”, che riassume in un unico concetto il cuore degli insegnamenti dello yoga e rappresenta il filo conduttore e la base della tradizione della FIY, verrà esplorato a fondo durante questo Congresso attraverso i diversi punti di vista di insigni relatori e maestri della tradizione indiana.
Vi aspettiamo dunque tutti, in questa occasione speciale, per ripercorrere insieme le tappe della FIY e riscoprire il senso della nostra vita con gli occhi dello yoga.

La sede del Congresso è la Cittadella Ospitalità di Assisi (PG).
L’incontro avrà inizio venerdì 31 maggio alle ore 14.30 e terminerà domenica 2 giugno alle ore 13.00.
Per le pratiche si consiglia di portare tuta da ginnastica, tappetino e cuscino per la meditazione.
Nel corso dell’incontro avremo l’opportunità di condividere tavole rotonde, conferenze, workshop sul tema, lezioni pratiche e meditazioni.
Le conferenze, i workshop e le meditazioni del mattino saranno condotte a turno dai diversi ospiti.
Le lezioni pratiche saranno condotte dagli insegnanti FIY.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE
La quota di partecipazione per l’intero convegno è di € 220,00
€ 200,00 per le prenotazioni effettuate entro il 15 aprile 2024.
Per gli allievi ISFIY è prevista una quota agevolata di € 130,00.
I non soci dovranno iscriversi alla FIY pagando la quota associativa annuale di € 25,00 in aggiunta alla quota di partecipazione al convegno.
La quota comprende tutte le attività previste dal convegno, esclusi vitto e alloggio.
Per iscriversi, inviare alla FIY, dopo avere effettuato il versamento, la scheda d’iscrizione (banner a fianco), oppure contattare telefonicamente la segreteria dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.00 al numero 0187 603554.
Al desk ricevimento del convegno, i partecipanti sono pregati di esibire la ricevuta dell’avvenuto pagamento e la tessera di socio FIY per ritirare il badge d’ingresso.
N.B. Verrà rimborsato il 50% della quota versata in caso di disdetta entro il 1 maggio 2024, oltre tale data il versamento verrà trattenuto.

OSPITI E RELATORI

SWAMI ATMAPRIYANANDA
È il vicerettore della Ramakrishna Mission Vivekananda University, un’università multi-campus che cerca di attualizzare la visione educativa di Swami Vivekananda e si dedica all’insegnamento e alla ricerca in una varietà di aree uniche.
Swami Atmapriyananda ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Madras, India, in Fisica Teorica per il suo lavoro sulla teoria delle particelle elementari e ha numerose pubblicazioni di ricerca su rinomate riviste internazionali in questo settore.
Ispirato dall’ideologia della rinuncia e del servizio insegnato da Ramakrishna – Vivekananda, si unì all’Ordine dei monaci Ramakrishna nel 1978 e fu assegnato alla Ramakrishna Mission Vidyamandira, un importante college della Ramakrishna Mission a Belur Math, dove insegnò Fisica per quasi 25 anni oltre a prestare servizio nell’amministrazione accademica del college come Vicepreside e Preside per 19 anni. Ha assunto la carica di vicerettore della Ramakrishna Mission Vivekananda University il 4 luglio 2005.
Come monaco e pedagogista, i suoi interessi attuali sono: – la visione educativa di Swami Vivekananda, educazione per la costruzione del carattere nei giovani; – lo Yoga-Vedanta rispetto alla scienza moderna; – il pensiero di Ramakrishna – Vivekananda nel contesto delle sfide attuali; – studi sulla coscienza insegnati nelle Upanishad; – sintesi dei quattro yoga insegnati da Swami Vivekananda e la Bhagavad Gita: – armonia delle religioni vissuta e insegnata da Sri Ramakrishna.
Ha scritto diverse pubblicazioni su questi argomenti nelle riviste del Ramakrishna Order e di varie organizzazioni.
È membro di diverse organizzazioni internazionali che lavorano nelle aree della filosofia Yoga-Vedanta, la comprensione interreligiosa, la promozione dell’armonia e della pace nel mondo, il benessere olistico dei bambini.

SWAMI JAPASIDDHANANDA
Attualmente Ricercatore e Direttore del Dipartimento di Sanscrito e Filosofia, alla Ramakrishna Mission Vivekananda Educational e Istituto di ricerca (RKMVERI) (considerata una Università), Belur Math, Bengala occidentale.
Dopo il conseguimento, presso la Karnataka State Open University, Mysore, dei titoli universitari di Bachelor of Arts nel 2000 con formazione primaria nelle materie Inglese e Filosofia e successivamente nel 2012 di Master of Arts con formazione principale in analisi grammaticale sanscrita di Pāṇini e Advaita-vedānta, si è dedicato all’insegnamento come Professore assistente e Direttore del Dipartimento di sanscrito e filosofia presso la Ramakrishna Mission Vivekananda.
Le principali materie insegnate da Swami Japasiddhananda sono: analisi grammaticale, Advaita-vedānta, recitazione di inni vedici e Upanishad come anche il commento di Sāyaṇa per selezionati inni vedici, e basi di Sāhitya.
Nel 2023 ha conseguito un Dottorato di ricerca (Ph.D) in Grammatica Sanscrita presso la Visva-Bharati University, Shantiniketan, Birbhum, Bengala Occidentale ed è coordinatore del Centro Vivekananda per Veda-Vedanta, studio e ricerca sullo yoga alla Ramakrishna Mission Vivekananda dal 1° aprile 2023 ad oggi.
Autore di una serie di pubblicazioni in sanscrito e di numerosi poemi e scritture creative in sanscrito con translitterazione in inglese; ha partecipato e organizzato numerosi seminari e workshop nazionali e internazionali relative alla sua area di specializzazione: grammatica sanscrita e Advaita-vedānta
Redattore congiunto della Saṃskṛti-sudhā, una rivista semestrale sanscrita, pubblicata dalla Ramakrishna Vidyamandira Mission, Belur Math.

VALERIO ROSSI ALBERTINI
Fisico nucleare e divulgatore scientifico specializzato in metodi di indagine di materiali e dispositivi avanzati per la produzione e l’accumulo di energia.
Laureatosi con lode in Fisica all’Università La Sapienza di Roma con indirizzo nucleare, decide di indirizzare le proprie ricerche verso le nanotecnologie e le fonti di energia alternative. A questo scopo, consegue il dottorato di Ricerca in scienza dei materiali, diventando il primo dottore di ricerca italiano in tale disciplina. Entra quindi a far parte, in qualità di ricercatore, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, presso l’Istituto di Struttura della Materia. In questa sede, realizza con il suo gruppo di ricerca apparecchi innovativi per indagini su dispositivi per la produzione, la conversione e l’accumulo di energia, basati sull’uso di materiali di nuova generazione e sulle nanotecnologie.
Professore incaricato di Chimica-Fisica dei Materiali all’Università La Sapienza di Roma, Valerio Rossi Albertini è direttore del laboratorio di spettroscopia di raggi X, Area di Ricerca di Tor Vergata del CNR di Roma.
È autore di oltre 130 articoli scientifici, pubblicati su riviste internazionali.
È docente del corso di Teorie e Linguaggi della Comunicazione Scientifica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata.
Partecipa a numerose trasmissioni scientifiche su reti nazionali, e svolge il ruolo di rappresentante del CNR in televisione e per gli organi di stampa in qualità di divulgatore scientifico.

DR. MANJUNATH SHARMA
È professore e direttore della ricerca alla Vivekananda University of yoga (California, USA); vicerettore della SVYASA University e direttore del dipartimento dei laboratori di ricerca e sviluppo (Anvesana Research Laboratories) della SVYASA University di Bangalore, India ed è anche responsabile degli affari esteri della stessa Università.
Il Dr Manjunath si è laureato in naturopatia e scienze yogiche allo SDM, il College di naturopatia e scienze yogiche della Mangalore University nel 1994 ed ha conseguito nel 2006 il dottorato in ricerca in yoga e medicina geriatrica alla SVYASA University di Bangalore. Inoltre nel 2018 ha ottenuto il titolo di Dottore in Scienze (honoris causa) presso la S-VYASA University come riconoscimento per l’importante contributo alla ricerca scientifica sullo yoga.
Ha 28 anni di esperienza sia in ambito accademico e di ricerca che amministrativo, e ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi professionali e gestionali in varie istituzioni e associazioni scientifiche internazionali.
È stato autore di una lunga serie di progetti sull’impiego dello yoga in associazione con la naturopatia e l’ayurveda e ha pubblicato numerosi articoli di ricerca sugli effetti scientifici della yoga-terapia su riviste indicizzate in database bibliografici internazionali. I suoi interessi di ricerca includono la psicofisiologia dello yoga, i correlati neurali della meditazione, l’invecchiamento e la riabilitazione.
Il Dr. Manjunath ha tenuto conferenze sulla terapia yoga basata sull’evidenza e condotto workshop presso prestigiose istituzioni e università in tutto il mondo, tra cui la Harvard Medical School, USA, la Monash University, Australia, il Royal College of Medicine, Londra, Shanghai University of Sports, Cina, Pharma Università, Italia, ecc.
il Dr. Manjunath inoltre è stato appena insignito del prestigioso premio “Miglior Scienziato dell’anno 2022” consegnato con una cerimonia ufficiale al Parlamento del Regno Unito.

PROF. MADAN THANGAVELU
È un biologo del genoma presso l’Università di Cambridge (Regno Unito), con un background accademico e una gamma di interessi di ricerca insolitamente diversificati. Nasce nel 1959 a Trivandrum nello stato del Kerala (India). Ha conseguito una laurea in agraria e un master in riproduzione e genetica delle piante presso la Haryana Agricultural University, Hisar, nello stato dell’Haryana, nell’India settentrionale.
A seguito del conseguimento di un dottorato di ricerca in genetica molecolare presso l’Università di Cambridge, ha ricoperto incarichi accademici come ricercatore presso il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Cambridge, il Medical Research Council della Cancer Cell Unit di Cambridge e come ricercatore/tirocinante per il Laboratorio di biologia molecolare del Medical Research Council della Leverhulme Foundation di Cambridge. Come ricercatore ha sviluppato nuovi metodi e procedure per singole cellule e molecole di DNA per l’analisi del genoma, la dinamica del genoma e la variazione genomica.
Il suo attuale principale interesse di ricerca è lo sviluppo di singole molecole di DNA e tecniche per l’analisi del genoma di singole cellule. È l’inventore della tecnica Molecular Copy Counting – tecnica ad altissima risoluzione e alta sensibilità per descrivere la variazione genomica a livello di singole cellule e singole molecole di DNA. Queste tecniche forniscono intuizioni insolite sulla natura altamente plastica dei genomi nucleari e mitocondriali e dell’epigenoma e nuovi modi per mappare e descrivere le dinamiche dei cambiamenti del DNA sia nei processi normali come l’invecchiamento, che nelle malattie umane tra cui tumori, malattie cardiovascolari, malattie metaboliche e varie malattie ereditarie.
È segretario generale, membro del consiglio di amministrazione e direttore della ricerca dell’European Ayurveda Association e professore onorario presso il centro di Genomica Funzionale e bioinformatica della TransDisciplinary University di Bangalore, India. È membro del progetto di unificazione mente-materia del gruppo Theory of Condensed Matter presso il Cavendish Laboratory, Cambridge, diretto dal professor Brian Josephson.

JACQUES VIGNE (SWAMI VIGYANANDA)
È uno psichiatra francese formatosi a Parigi. Dopo la laurea, nel 1986, è partito per l’India con una borsa di studio quadriennale del governo francese. Ha studiato per tre anni yoga e filosofia tradizionale indiana all’Università Indù di Benares, poi ha vissuto per 10 anni quasi ininterrottamente vicino al suo insegnante di Swami Vijayananda, un medico francese che è stato uno dei discepoli occidentali più vicini a Ma Anandamayi, una delle donne “sagge” più famose del XX secolo. Per 12 anni ha trascorso un terzo del suo tempo in un eremo, tornando regolarmente dal suo maestro per continuare a insegnare.
Jacques Vigne è autore di 17 libri, il cui filo conduttore è la psicologia spirituale e la meditazione. Ha scritto due grandi libri di 400 pagine di misticismo comparato: uno sul matrimonio interiore che cerca di conciliare i canali ida e pingala dello yoga in altre tradizioni, e l’altro sul misticismo del silenzio. Uno dei suoi ultimi lavori, Pratique de la meditation laique, offre una visione di laicità inclusiva, non esclusiva che rispetta il contributo delle religioni, ma allo stesso tempo è a favore della diffusione di una meditazione per tutti, con benefici per la salute fisica e mentale che sono ora sempre più scientificamente provati. I suoi viaggi per diffondere lo yoga e la meditazione lo hanno portato in diversi paesi d’Europa, diverse volte in Libano, Marocco, Tunisia e Cina. Organizza Viaggi spirituali in India, Ladakh, Monte Kailash e Tibet.
Jacques Vigne è autore di importanti opere. Nei suoi scritti cerca di creare ponti fra Oriente e Occidente, fra la psicologia moderna e la spiritualità, e fra pratiche di saggezza indiane e il cristianesimo.

SWAMI CHIDANAND SARASWATI (PUJYA SWAMIJI)
È il presidente del Parmarth Niketan Ashram di Rishikesh, una delle più grandi istituzioni spirituali interreligiose in India, situata sulle rive del fiume Gange, nel grembo dell’Himalaya. È co-fondatore/co-presidente della Global Interfaith WASH Alliance (GIWA), la prima iniziativa interreligiosa internazionale al mondo lanciata presso la sede dell’UNICEF che riunisce i leader di tutte le fedi del mondo per consentire un futuro sicuro in cui tutti possano accedere ad acqua, servizi igienico-sanitari e igiene sicuri e salubri.
Pujya Swamiji è anche il fondatore di Ganga Action Parivar, impegnata nella preservazione del fiume Gange.
È, inoltre, il fondatore della Divine Shakti Foundation e dell’Interfaith Humanitarian Network, che sono istituzioni internazionali senza scopo di lucro dedicate all’istruzione, all’elevazione delle donne, all’assistenza sanitaria, allo sviluppo rurale, ai servizi di soccorso e ad altri progetti umanitari.
La religione di Pujya Swamiji è l’unità, ed è stato leader in numerosi vertici e parlamenti internazionali e interreligiosi presso le Nazioni Unite, il Forum Economico Mondiale, il Parlamento delle Religioni, il vertice indù-ebraico a Gerusalemme, il dialogo indù-cristiano del Vaticano e tanti altri. È anche leader di frequenti pellegrinaggi per la pace in tutto il mondo.
Pujya Swamiji ha ricevuto innumerevoli premi, tra cui il Premio World Peace Ambassador, il Premio Induista dell’annoil Premio Personalità di spicco del Lions’ Club, il  Premio Miglior Cittadino dell’India, il Premio Ahimsa del Parlamento delle Religioni del Mondo,  il Premio umanitario Mahatma Gandhi, il Global Peace Award  e molti altri.
Diretta online da Rishikesh della Cerimonia di Aarti sul Gange condotta da Swami Chidanand Saraswati.

OSPITI PER LE SERATE ARTISTICHE

ASHANKA SEN
Maestro e musicista concertista di sitar.
Nato a Calcutta da una famiglia di musicisti (sua madre è stata un’affermata cantante), ha iniziato gli studi di sitar all’età di quattordici anni, sotto la guida del noto maestro Pandit Kartik Kumar. Dopo essersi trasferito in Italia, è diventato un importante punto di riferimento per molti artisti occidentali che studiano la musica indiana. Si contraddistingue per uno stile interpretativo di grande intensità e raffinatezza, e ha ormai al suo attivo più di cento concerti in tutta Italia.
Nel 1997, ad esempio, ha suonato per Sua Santità il Dalai Lama a Gorizia, nel dicembre 2000 è stato invitato a suonare per Amnesty International e nel febbraio 2001 si è esibito presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Nel novembre 2001 ha inoltre vinto il premio “Zecchino d’Argento”, nella categoria Canzoni straniere per bambini, e in aggiunta a queste performance ha preso parte a vari progetti interculturali, con musicisti degli stili arabico e flamenco. È stato spesso invitato ad esibirsi presso il Centro studi tibetani Mandala di Milano, in particolare per la celebrazione della festa nazionale buddista del Vesak nel maggio 2009. Tiene concerti presso diversi centri yoga e scuole di Milano e provincia. In giugno 2021 ha suonato con un ensemble nel Conservatorio di Milano.
Negli ultimi 25 anni ha eseguito più di 250 concerti in vari situazioni.
Vive e lavora a Milano, come insegnante di sitar e ingegnere informatico.

EGILDO SIMEONE
Ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Carrara.
Ha insegnato arte nel Savonese, nella Bergamasca e ha concluso la sua carriera a Vezzano Ligure dove oggi risiede.
È un viaggiatore curioso, pellegrino, pittore di icone, insegnante di arte e di yoga.
Ogni tanto illustra una fiaba e si diverte tantissimo. Per “Piccoli Topffer” ha illustrato “Amina e la foca monaca” e “Questo bambino speciale”.
Molto conosciuto anche come musicista e compositore, spesso in coppia con Livio Bernardini, altro noto e valentissimo musicista, nella provincia spezzina e in Lunigiana.
Ora che è in pensione fa il papà e il marito a tempo pieno, senza smettere di imparare e giocare con la vita.

INSEGNANTI FIY PER LE PRATICHE

GIOVANNA CARDINALE BOSIO
Classe 1954, Giovanna Cardinale Bosio insegna da trent’anni, iniziando nei centri tra i più importanti nel cuore di Milano, quali Vico Squash, Skorpion, Down Town, City Zen e altri, per oltre 18 anni.
Nel frattempo fonda il Centro Ashram Yoga Milano, dove insegna tutt’ora.
Diplomata Isfiy nel 2005, per anni si è aggiornata presso Eros Selvanizza, Antonietta Rozzi e insegnanti e Maestri di varie scuole, la maggior parte conosciuti tramite la FIY. Ha praticato in Kerala presso un centro ayurvedico apprendendo elementi di base della disciplina, in Himalaya ha approfondito nozioni di meditazione con Swami Veda Bharati, allora membro dell’Onu per il Dialogo Interreligioso, ha anche avuto occasione di insegnare yoga in India, per una associazione benefica, in un riformatorio maschile dell’Andra Pradesh.
TITOLO DELLA PRATICA
La gradualità dell’Āsana come esperienza unificante dell’allineamento e stabilizzazione dei primi 4 Kosa.

MARINA CAVALDORO
Marina Cavaldoro nata a Venezia nel 1956 vive a Brescia dal 1985.
Diploma ISFY a Milano nel triennio 2015-2018.
Diploma di Yoga Wellness Instructor rilasciato dal governo indiano e Sarva yoga International.
Laurea in medicina e chirurgia a Padova nel 1981. Specializzazione in ginecologia e ostetricia a Verona.
Diploma quadriennale di medicina ayurvedica presso ayurvedic point a Milano.
Attualmente al secondo anno di formazione presso SNA Oushadasala Thrissur Kerala India, in tecniche di Panchakarma.
In ayurveda la salute è un equilibrio di corpo, mente, anima e ambiente esterno.
TITOLO DELLA PRATICA
Ritroviamo l’essenziale in una pratica yogica che riporti in equilibrio i Dosha, in accordo con l’orologio energetico e i ritmi stagionali.

ALESSANDRA CONSOLI
Vive e lavora a Napoli. Incontra lo yoga attraverso la lettura di un libro di Van Lysebeth nel 1992 e inizia la pratica regolare nel 1995. Si diploma presso l’ISFIY di Roma della Federazione Italiana Yoga nel 2013 e si dedica da subito all’insegnamento secondo un principio: yoga per tutti. La pratica dev’essere fruibile e rispondere alle esigenze e alle richieste di tutti poiché la difficoltà non deve essere un ostacolo bensì la possibilità per l’allievo di sperimentarsi, conoscersi e trovare una sua via naturale di evoluzione. Rivolge una particolare attenzione alla terza età. É iscritta all’Albo professionale della Federazione e frequenta regolarmente i vari corsi, organizzati e condotti da Eros Selvanizza e Antonietta Rozzi, di aggiornamento e di studio sia teorico sia pratico.
TITOLO DELLA PRATICA
L’essenziale attraverso il respiro L’essenziale è invisibile agli occhi e spesso anche al cuore. Iniziamo un viaggio interiore guidati dal respiro per acquisire consapevolezza e ampliare la nostra coscienza.

MIMMA DI VELLA
Incontra lo Yoga nel 1977 iniziando a frequentare i corsi di Piera Scarabelli a Milano.
Scopre un mondo affascinante e inaspettato, una disciplina senza competitività né pregiudizi, affine al suo essere. Inizia così la sua ricerca pratica e teorica che matura nel tempo. Consegue il diploma dell’ISFY di Milano nel 1986. È iscritta all’Albo Professionale degli insegnanti FIY, per la quale ricopre l’incarico di rappresentante regionale per la Lombardia. Partecipa ai convegni nazionali e ai seminari organizzati dalla Federazione Italiana Yoga quale importante momento di incontro, relazione, aggiornamento e confronto. Nella ‘grigia’ realtà quotidiana metropolitana, dove vive e lavora, pratica e propone lo yoga per trasmettere e condividere con gioia, la sua esperienza.
TITOLO DELLA PRATICA
YAMA e NIYAMA: principi ed essenza nella pratica e nella vita.
Il rispetto di questi 2 “ānga” è l’inizio, la motivazione e il fine che ci accompagna nel “mārga”. Attraverso l’osservazione di come ‘sfidiamo’ o ‘viviamo’ le posizioni e il nostro respiro facciamo il primo passo; con la ‘presenza’ costante e l’osservanza dei 2 ānga, scopriamo, miglioriamo e perfezioniamo il lavoro che si infonde nel corpo, nella mente, nello stato psichico ed emotivo. Tutto questo si riflette nella nostra vita sociale. La pratica diverrà uno ‘stato di yoga’ permanente nella vita da vivere con pienezza, integrità e gioia!

LUCIA MOROTTI
Vive e insegna Yoga a Roma.
Si è accostata alla pratica per pura curiosità, nel1996, e grazie ai suoi primi insegnanti, si è appassionata a questa disciplina, e da allora lo Yoga è una presenza costante nella sua vita.
Ha frequentato il corso triennale ISFIY 2016-2019 conseguendo il relativo diploma, attualmente accreditato da YCB del Ministero AYUSH – Governo dell’India.
È iscritta all’Albo Professionale degli Insegnanti FIY aggiornandosi regolarmente.
Dal 2021 collabora con il gruppo di insegnanti per la pratica Yoga a favore dei pazienti oncologici per l’Ospedale IFO Regina Elena – San Gallicano di Roma.
Attualmente frequenta i Master organizzati da Sarvayoga International: “Yogawellness e tecniche antistress” e “Yoga Gold” – Yoga e terza età, tenuti dai docenti Antonietta Rozzi, Eros e Matteo Selvanizza.
TITOLO DELLA PRATICA
Apprezzare la bellezza della semplicità, eliminando il superfluo per trovare spazi di silenzio interiore.

RIFLESSIONI DEL PRESIDENTE EROS SELVANIZZA

Mi accingo a scrivere su un evento che possiamo consegnare alla storia: cinquanta anni, mezzo secolo, di vita della FIY!
E mi accorgo che un’ondata, anzi uno tsunami, di ricordi si affollano nella mente; ci vorrebbero pagine e pagine per illustrare questo cammino ricco di esperienze e soprattutto confortato dalla presenza di grandi Swami che ci hanno onorato con la loro presenza, durante ben quarantacinque congressi nazionali.
Nata nel 1974, l’allora presidente era Carlo Patrian, di cui conservo un affettuoso ricordo e che è stato promotore di eventi nazionali ed internazionali, consentendo l’avvio di un lungo percorso che è continuato fino ad oggi.
Durante il prossimo congresso ad Assisi verranno proiettate le foto di tutti i personaggi che hanno profuso i loro preziosi insegnamenti ai partecipanti agli incontri FIY.
Da diversi anni mi è stata affidata la presidenza della FIY: la più anziana associazione di yoga in Italia, e ho cercato di mantenere un’attitudine che ci ha spesso contraddistinto rispetto ad alcune associazioni della stessa categoria; attitudine condivisa e supportata dal forte staff del consiglio direttivo. Abbiamo puntato alla qualità e all’autenticità della trasmissione del messaggio yogico così come ci è stato consegnato dalla tradizione, esortando sempre a distinguere tra pubblicità e divulgazione, perché spesso la pubblicità non va a braccetto con la qualità, mentre la discrezione e la prudenza, anche se apparentemente meno appaganti, sono più in linea con lo spirito yogico che rifiuta l’ostentazione.
Ricordiamo altresì lo scopo primario della FIY, che era ed è la formazione di insegnanti di yoga, da cui deriva la qualità del messaggio trasmesso a tutti; vocazione a divenire insegnante di yoga che continua dopo l’episodio del covid principalmente in modalità on line.
Una divulgazione quella della FIY coadiuvata dalla rivista federale che ha da tanti decenni proposto articoli di alta qualità e che continua anche con una rubrica specializzata su yoga e scienza in cui vengono trattati temi di interesse salutistico ed evolutivi in modo totalmente scientifico.
Questa attitudine che spesso va discapito della quantità (qualità e quantità non vanno insieme secondo la curva gaussiana) ha portato nel tempo a risultati molto speciali.
Vorrei ricordare che la formazione di insegnanti yoga della FIY ha interessato anche altre nazioni: la Slovenia e la Croazia. Inoltre sono stati effettuati interventi e svolti congressi in altre nazioni del Sud America e perfino in India.
È doveroso ed è motivo di prestigio sottolineare che la nostra Federazione ha guidato per dodici anni consecutivi, periodo mai uguagliato, l’Unione Europea di Yoga, grazie al lavoro instancabile del Presidente Onorario FIY Antonietta Rozzi, la quale, come Segretario Generale UEY, ha determinato la realizzazione del protocollo di base delle scuole di formazione di Yoga in tutta Europa e ha condotto la UEY ad altissimi livelli qualitativi.
Oggi la FIY può fregiarsi di riconoscimenti unici in Italia e nel mondo: la firma di ben cinque protocolli d’intesa col Ministero dell’istruzione e il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero Indiano della professione di insegnante di yoga, che in realtà riconosce tre categorie di insegnamento: quella di yoga istructor, di yoga teacher e di yoga master.
Per orientare la scelta delle scuole di yoga a cui affidarsi sia dal punto pratico personale che dal punto di vista della formazione degli insegnanti è stato compilato un foglio di orientamento chiamato “tempo di chiarezza”, che potrete trovare all’interno del sito FIY.
Come si usa dire un disegno vale più di mille parole: sotto troverete le foto di alcuni personaggi avvicendatisi in questi cinquanta anni.
Sento il dovere di ringraziare tutti coloro che in questi anni si sono prodigati per sostenere questi principi qualitativi, che non hanno ceduto a smanie pubblicitarie o a fare followers, rimanendo ancorati ai sani principi della autentica tradizione yogica. Auguro a tutti, specialmente a chi continuerà a guidare la FIY, di proseguire ad attingere a questo straordinario regalo che l’Oriente ci ha consegnato.